Le principali zoonosi

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Le principali zoonosi, o meglio malattie infettive degli animali trasmissibili all’uomo diffuse in Italia:

Parassitosi

I cuccioli sono abitualmente infestati da parassiti intestinali sin dalla nascita ed il parassita più frequentemente responsabile di questa infestazione è il nematode Toxocara canis. Esso è anche l’agente della “sindrome da larva migrans viscerale” dell’uomo, segnalata soprattutto nei bambini. Questa maggiore incidenza è spiegabile essenzialmente con le numerose possibilità di contagio cui i soggetti più giovani sono esposti, dati gli stretti rapporti tra bambino e cane e tra bambino e ambiente potenzialmente contaminato (quali parchi e giardini pubblici) e data anche l’abitudine del bambino stesso, soprattutto nei primi anni di vita, a portare frequentemente le mani e gli oggetti alla bocca(5). Peraltro, come già accennato, la tipologia familiare che ospita più frequentemente in casa uno o più cani risulta essere la famiglia con figli(9), ed è notorio che nella scelta di un cane da parte dei genitori ci sia una tendenza a preferire animali in giovanissima età, circostanza che concorre ad aumentare le occasioni di contagio.
Un discorso analogo può essere fatto per altri parassiti trasmissibili dal cane all’uomo per via oro-fecale, come Echinococcus granulosus granulosus e Echinococcus multilocularis multilocularis. Il cane si infesta nutrendosi di visceri di animali portatori della forma larvale, rappresentati nel primo caso da erbivori o suini e nel secondo caso da roditori selvatici. Pertanto, in merito al primo di questi agenti di malattia, un importante ruolo è giocato dalla visita ispettiva degli animali macellati e dal sequestro e distruzione degli organi sospetti(15), mentre, per il secondo, è il controllo del randagismo a rappresentare il migliore strumento di prevenzione. Tuttavia, come nel caso di T. canis, fondamentale risulta il rispetto delle norme igieniche, mirate ad evitare l’eventuale contagio da parte di cani la cui infestione, nella maggioranza dei casi, rimane clinicamente inapparente(8, 11).
La Dirofilaria repens è il nematode responsabile della dirofilariosi sottocutanea del cane e, seppure sporadicamente, della formazione di granulomi sottocutanei nell’uomo. Essendo in questo caso la trasmissione del parassita affidata all’intervento di un vettore (fam. Culicidae), la lotta contro questi insetti, accompagnata dalla profilassi vaccinale rivolta al cane, rappresentano gli strumenti di prevenzione migliori(7).
Analogo discorso può essere ripetuto per i protozoi del genere Leishmania, agenti di malattia nell’uomo e in diversi animali selvatici e domestici, tra cui il cane. Non è ancora chiaro se sia effettivamente possibile la trasmissione dell’infezione dal cane all’uomo. La lotta all’insetto vettore, rappresentato dal flebotomo (fam. Psychodidae, genere Phlebotomus), costituisce comunque un’opportuna misura preventiva.
Restando ancora nel campo della parassitologia, si ricordano alcuni appartenenti al Phylum Arthropoda, in particolare gli acari, le zecche e le pulci.

Le zecche (zecche dure del genere Ixodes) parassitano il cane e, sebbene raramente, possono aggredire l’uomo, esponendolo ad infezioni causate da diversi agenti eziologici(15). Le pulci sono ectoparassiti degli animali domestici, nei quali inducono un fastidioso prurito e talvolta allergie.
Anch’esse pungono solo occasionalmente l’uomo, ma resta comunque importante il controllo dello stato di infestazione del cane e dell’ambiente onde prevenire eventuali trasmissioni alle persone, che si manifestano, generalmente, con un’irritazione cutanea (almeno in Italia, in cui il rischio di trasmissione di gravi malattie come la peste bubbonica è assente)(3, 11).
Infine consideriamo gli acari propriamente detti, diverse famiglie dei quali possono interessare sia l’uomo che gli animali domestici. Alla famiglia Cheyletiellidae appartengono acari responsabili di dermatiti del cane e quasi sempre anche delle persone che vivono a contatto con l’animale parassitato(11). Nella famiglia Sarcoptidae troviamo invece il Sarcoptes scabiei, agente eziologico della rogna sarcoptica degli animali e della scabbia dell’uomo(15). Sebbene nell’ambito di questa specie esistano numerose varietà con specificità di ospite, si possono verificare contagi con attecchimento del parassita anche su ospiti non abituali(11).
In merito agli acari della polvere (Dermatophagoides pteronissynus e D. farinae, cosiddetti “acari maggiori”, e svariate specie di acari minori), se da un lato la presenza in casa di un animale aumenta la disponibilità dei detriti organici che costituiscono il nutrimento di questi artropodi, dall’altro i risultati di un recente studio indicano che i bambini che hanno vissuto nel primo anno di età con cani o gatti hanno minori probabilità (66-77% in meno) di essere allergici ad acari e ad altre comuni cause di ipersensibilità (Ambrosia artemisiifolia, Poa pratensis) rispetto agli altri bambini(10).

Micosi

Dermatofiti (Trychophyton mentagrophytes e Microsporum canis) e lieviti del genere Candida (Candida albicans) sono miceti ubiquitari, che esprimono la propria patogenicità in funzione dello stato immunitario dell’ospite(13). Nell’uomo in normali condizioni di salute l’incidenza della candidosi trasmessa dall’animale è estremamente bassa(4).

Tra le dermatofitosi dell’uomo la più frequente è la tinea capitis sostenuta da M. canis, che probabilmente si trasmette dal cane all’uomo proprio in seguito alla stretta convivenza dell’uomo col proprio pet(1).

Malattie batteriche e virali

Tra le zoonosi ad eziologia batterica e virale, le più pericolose sono la leptospirosi, la salmonellosi e la rabbia.
Gli animali possono ammalarsi di leptospirosi (Leptospira spp.) o essere portatori sani, anche per molti mesi, mentre quest’ultima condizione non è stata dimostrata nell’uomo. Il contagio si verifica per via transcutanea, congiuntivale o digestiva, in seguito a contatto con urine infette. Normalmente i cani vengono sottoposti a vaccinazione contro la leptospirosi, ma l’immunizzazione non può evitare che questi animali divengano portatori o disseminatori del batterio(8, 15).
Le cosiddette salmonellosi “minori” (salmonellosi enterocolitiche), sono anch’esse antropozoonosi, nella cui catena epidemiologica l’uomo si inserisce come ospite casuale. Nella maggior parte dei casi, la malattia umana riconosce un’origine alimentare, ma anche gli animali domestici possono essere portatori e quindi disseminatori di salmonella(15). Dal momento che l’infezione dell’animale riconosce nella maggior parte dei casi un’origine alimentare, una norma di profilassi elementare è rappresentata dell’evitare che il cane si alimenti con acqua o cibi potenzialmente contaminati.
La rabbia, infine, è una malattia ad eziologia virale (Fam. Rhabdoviridae, gen. Lyssavirus), che può colpire tutte le specie animali a sangue caldo, compresi il cane e l’uomo. La trasmissione dal primo al secondo avviene per mezzo del morso, evenienza in cui la saliva dell’animale infetto viene inoculata direttamente nella ferita. Anche nei confronti della rabbia è possibile attuare una profilassi vaccinale, che tuttavia in Italia non è considerata indispensabile, tranne che per i cani che vivono in zone “a rischio” (Sardegna e zone limitrofe al confine con la Slovenia).


Prevenzione delle Zoonosi:

  • Leptospirosi, rabbia, dirofilariosi

    Vaccinazione del cane

  • Leptospirosi

    Rimozione della ciotola dopo il pasto, se il cane vive in giardino

  • Idatidosi, salmonellosi, leptospirosi

    Rimozione delle feci e dell’urina, pulizia e disinfezione degli ambienti imbrattati

  • TBC, idatidosi, salmonellos

    Cottura dei cibi per l’animale, Uso di mangimi industriali

  • Idatidosi

    Divieto di accesso del cane agli orti

  • Idatidosi, sindrome da larva migrans

    Esame coprologico periodico e sverminazione

  • Sindrome da larva migrans

    Rimozione delle feci dai luoghi pubblici

  • Sindrome da larva migrans

    Divieto di accesso a parchi destinati ai bambini

  • Tetano

    Vaccinazione antitetanica della persona

  • Dirofilariosi, leishmaniosi

    Lotta agli insetti vettori

  • Leptospirosi

    Lotta ai roditori

  • Pulci, zecche

    Trattamenti antiparassitari del cane e dell’ambiente

  • Acari ambientali

    Igiene della casa (soprattutto moquette, tappeti, etc.)

  • Idatidosi, sindrome da larva migrans, leptospirosi, salmonellosi

    Pulizia delle mani dopo ogni contatto con l’animale, Evitare il lambimento da parte del cane di volto o altre parti del corpo della persona

Ultimo aggiornamento

24 Febbraio 2023, 15:01